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IL GIOCO DEL TEATRO

La proposta ludica deve rispondere a un naturale bisogno di creatività, espressa con il corpo, con la parola guidata, col modello infantile di comunicazione sociale: il "far finta" che è momento fondamentale di crescita e maturità. Le regole del teatro possono, in questo caso, fermare e sottolineare la fase creativa; rappresentano la "Grammatica" che permette di liberare e sviluppare la "Fantasia".

Il rapporto con il proprio corpo, con la parola inventata, con il gioco teatrale, può rivelare una miriade di problematiche soggettive e ci conferma l’utilità del momento progettuale. E’ naturale, a questo punto, considerare il testo teatrale, il copione, come semplice pretesto, un’ulteriore occasione di verifica, durante il percorso creativo, delle condizioni di crescita del singolo o dell’intero gruppo di lavoro.

Operando con queste basi potremmo cercare di recuperare, nel fare teatro, altre valenze, oltre a quella ludica che sino ad oggi hanno prevalso in questa sfera di attività.

 

INTRODUZIONE AL LINGUAGGIO DEL TEATRO

 

Questa importante e ricchissima risorsa che è il linguaggio del teatro ha comunque delle regole, una sua sintassi e una sua morfologia.

L’uso pedagogico del teatro deve avvalersi della stessa tecnica dell’attore e seguire un percorso di lavoro che, fase dopo fase, conduca all’acquisizione degli elementi base della sua arte. Si tratta di insegnare l’anima del teatro fornendo appunto la sua "grammatica", e attraverso questa di conservare, di esaltare e di recuperare capacità già presenti in ogni persona: La capacità di sentirsi, di ricordare, di immaginare, di porsi in rapporto con l’altro da sé, di "mettersi nei panni di" e di "fare come se", quindi di essere se stessi e di capire gli altri.

 

L’attore produce spettacolo e dà vita a un’opera d’arte, l'allievo "gioca il teatro"

per capire e per crescere:

cambia la finalità, ma la grammatica è la stessa.

 




P R O G R A M M A

 

LO SPAZIO SCENICO

Lo spazio è l’elemento base dell’azione teatrale: acquisirne il senso e sapervisi muovere sono degli obiettivi primari. Lo scopo degli esercizi è, quindi, l’appropriazione dello spazio, di tutto lo spazio che è stato scelto come scena.

 

LO STRUMENTO CORPO E LA PERCEZIONE

La percezione sensoriale è il punto di partenza di ogni esperienza e di ogni apprendimento. Gli esercizi che propongo intendono principalmente attivare la sensorialità e la corporeità ; quindi la percezione di sé e, attraverso questa, la coscienza di sé.

 

RILASSAMENTO

Il rilassamento implica e nello stesso tempo aiuta la conoscenza del proprio essere psicofisico. I momenti di rilassamento permettono la presa di coscienza del proprio ritmo interno e della respirazione, favoriscono la memoria delle sensazioni e della produzione fantastica.

 

LO STRUMENTO VOCE

L’intenzione principale di questi esercizi è liberare negli allievi quelle potenzialità espressive che in genere i bambini posseggono in tenera età e che purtroppo tutti crescendo tendiamo a perdere; lo scopo  è  portare gli allievi a una dizione corretta e a un potenziamento della emissione vocale,  rendendoli consapevoli delle possibilità espressive dell’organo vocale.

 

I GESTI

Con gli esercizi sulla gestualità si approfondisce la conoscenza delle possibilità espressive del corpo: gli allievi diventano più consapevoli della forza comunicata dai gesti; sono indotti a riflettere sulla correlazione fra movimenti ed emozione.

 

IL RAPPORTO

Nel teatro il rapporto è ciò che manda avanti l’azione, è la molla che determina gli atteggiamenti dei personaggi ed è , perciò, l’elemento su cui si costruisce e si sviluppa la "storia" che viene raccontata sulla scena.

 

L'IMPROVVISAZIONE (non verbale e verbale)

L’improvvisazione teatrale è una palestra indispensabile, un metodo di studio e di creazione fondamentale per gli allievi. Improvvisare ci permette di creare dal nulla una situazione di rapporto, un gesto, un’azione, che sono figli di una sensazione o di una particolare emozione.

 

LA MESSA IN SCENA

Andare in scena, cioè offrire al pubblico il frutto del proprio lavoro, significa verificare le capacità e le competenze acquisite, individualmente e con il gruppo, ed è in fondo l’unico modo per dare forma alla creazione teatrale. Lo spettacolo finale è sempre un momento altamente gratificante per gli allievi e la gratificazione nel processo educativo e didattico conta moltissimo.

 


 

Tutti gli esercizi proposti nel programma sono parte integrante di un percorso finalizzato alla messa in scena di uno spettacolo.

Per l'allievo deve essere chiaro sin dall’inizio del lavoro che tutta l’attività svolta sarà indispensabile per la rappresentazione finale.

Le lezioni avranno la durata di due ore ciascuna con cadenza settimanale, per un totale di circa 60 ore. Per poter svolgere il programma in maniera adeguata, il gruppo degli allievi non dovrebbe superare le 20 unità.

 

Si rilascia attestato valido per i crediti scolastici e universitari.

 

Info: 06 97304766  -  328 3892364

 


 


 

Maurizio Mosetti ha condotto laboratori teatrali presso:

 

La Cooperativa Sociale Concreta (Colleferro)

L'I.I.S. Eliano - Luzzatti di Palestrina (Rm)

L'Associazione Culturale Gruppo logos di Colleferro (Rm)

L'Istituto di istruzione superiore "I.T.C. Di Vittorio - I.T.I Lattanzio" di Roma

Il Comune di San Vito Romano (Rm) - Ass. Cult. Lupo Alberto

La Scuola Elementare IV° Circolo didattico di Frosinone.

L'Associazione Culturale "Capriccio Stravagante" di Colleferro (Rm)

L'Istituto d'Arte di Anagni (Fr)

L’Istituto Superiore Professionale e Tecnico di Palestrina (Rm)

L’Istituto Tecnico Industriale “S. Cannizzaro” di Colleferro

La Scuola Elementare Primo Circolo didattico di Colleferro

La Scuola Media “G. Mazzini” di Colleferro

L’Università Popolare dei Monti Lepini di Segni (Rm)

Il Liceo Scientifico “G. Marconi” di Colleferro

L’Istituto Tecnico “G. Marconi” di Anagni (Fr)

 

 

 

MAURIZIO MOSETTI

 

Svolge in teatro, da oltre trent'anni, la sua attività di attore e regista.
Ha lavorato, tra gli altri, sotto la direzione di Silvio Benedetto, Andrzej Wajda, Gabriele Lavia, Sylvano Bussotti, Gianfranco Varetto, Renzo Giovampietro, Giancarlo Sepe, Rita Tamburi, Adriano Vianello, Giuliano Vasilicò, Sergio Ammirata e Luciano Damiani. Per il cinema e la televisione ha lavorato con Giuliano Montaldo, Damiano Damiani, Rossano Mancin, Pier Francesco Pingitore, Alessandro Cane, Stefano Amatucci, Lodovico Gasparini, Fabrizio Costa e Stefano Sollima.
E' regista e interprete di spettacoli tratti da opere di Franz Kafka, Aldo Palazzeschi, Istvàn Orkény, Giampaolo Rugarli, Nikolaj Gogol, Giuseppe Gioachino Belli, Raymond Queneau, Gianni Rodari, Max Aub, Achille Campanile, Fabrizio De André, Trilussa, Molière, Dario Fo, Elia Marcelli, Karl Valentin, Daniil Charms, Simone Cristicchi e Ettore Petrolini.
Da anni è uno dei massimi interpreti belliani. Insieme ad altri attori di primo piano nel panorama teatrale italiano, è protagonista in numerose manifestazioni e incontri nell’ambito delle attività del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli in collaborazione con il Teatro di Roma.
Dal 2009 è membro del “Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli”.
 

E’ doppiatore e speaker. E’ stato la voce recitante nella manifestazione internazionale d’arte contemporanea “Solstizio d’estate 3”.
E’ il protagonista della performance video interattiva “ Interface” di Peter Campus, regia di Antonio Trimani - Centre Pompidou, Musée National d’Art Modern , Parigi.
E’ il regista della manifestazione “Voglio una donna” - Federico Fellini e il filo di Arianna (performance multimediale) Roma, San Michele a Ripa.
 

Da diversi anni si dedica  all’attività didattica dirigendo laboratori teatrali presso scuole statali ed associazioni culturali nelle province di Roma e Frosinone.
Con lo spettacolo “Tramonto” ( Primo circolo didattico di Colleferro ), è il vincitore per la migliore drammaturgia e percorso formativo della XIII Rassegna di teatro per le scuole “Su il Sipario”, premio Carola Fornasini 2005.
Con lo spettacolo “La casa sull’albero” (Primo circolo didattico di Colleferro), è il vincitore assoluto come migliore allestimento della XVII Rassegna di teatro delle e per le scuole “Su il Sipario”, premio Carola Fornasini 2009.
Con lo spettacolo "I soliti idioti" (ITIS Cannizzaro di Colleferro), è il vincitore come migliore spettacolo comico della XVIII Rassegna di teatro per le scuole “Su il Sipario”, Premio Carola Fornasini 2010.
 

 

Per i laboratori ha curato adattamento e regia degli spettacoli (2023 - 2000):

 

"Cenerentola" dalla fiaba di C. Perrault

"Il signore è servito" di P. Starvaggi

"LA TARUMBA" il teatrino di Don Cristóbal di Federico García Lorca video

"DIO" di Woody Allen

"LI SONETTI DE COSO ovvero di William Shakespeare da L. Giuliani video

"Il Caffè delle Meraviglie Zoompandemico" di M.Mosetti e D.Colaiori video

"Oggi ho avuto una giornataccia" da Novelle da un minuto di I. Örkény video

"SCOPPIA non SCOPPIA" Storie di una città di Ermòsés video

"Esercizi di Stile all'Eliano-Luzzatti" da R. Queneau

"Il coraggio di sognare" di A. Di Cristofaro

"Casting Collolungo" Esercizi di Stile per uno sciancraturesco autobus show di Ermòsés doc. video

"Favole al bar" di A. Di Cristofaro

“Petroliniperchésì!” drammaturgia di Ermòsés dalle opere di Ettore Petrolini video
“La Mela” liberamente tratto dal racconto omonimo di Cinzia Tani

...e tutti sognano” di P. Starvaggi

ATTImi UNICI storie di vita” da Margaret Hatwood video

Mio nonno è morto in guerra” tratto dal libro omonimo di Simone Cristicchi foto

Con Charms” liberamente tratto dal libro Disastri di Daniil Charms  video

Tingetangel” il Kabarett di Karl Valentin  video 1 - video 2

Chi ci capisce è bravo” di P. Starvaggi

Marcovaldo ovvero le stagioni in città tratto dall'opera omonima di Italo Calvino video

La mummia è sempre la mummia di P. Starvaggi

Delitti Diletti 2010” liberamente tratto dal libro Delitti Esemplari di Max Aub doc.

"I soliti idioti ( Vincitore Premio "SU IL SIPARIO" 2010 ) di P. Starvaggi

“Il grande albero tratto dal romanzo omonimo di S.Tamaro

“Il gabbiano Jonathan Livingstonn tratto dal romanzo omonimo di R. Bach

“La banda del blu tratto dal romanzo omonimo di A. Roggero

Isabella, tre caravelle e un cacciaballe di Dario Fo doc. video

“La casa sull'albero”( Vincitore Premio "SU IL SIPARIO" 2009 ) dal romanzo di B.Pitzorno doc.

“Il banco furioso” di F. Firpo

“L'evoluzione dell'uomo” di Autori vari

“Roma città eterna” in veste antica e moderna - di Autori vari

“Martino su Marte” tratto dal romanzo omonimo di U. Guidoni

“Il Caffè delle Meraviglie di G. Shaker

“Aspettando Romeo” da W. Shakespeare

Sganarello” ovvero il cornuto immaginario di Molière  video

Er popolo bestione le Favole di Trilussa  video

Soap Opera di anonimo

Bagni Collolungo - Esercizi di Stile di Raymond Queneau video 1 - video 2

“I promessi sposi” di A. Manzoni

“Campa...Campa...Campanile” da A. Campanile

“Ciak si gira!" di P. Cappelloni

“Grazie Arcavolo!” da A. Campanile video

“Io con te ho chiuso” di M. Ravenhill

“Delitti (Diletti)” da: “Delitti Esemplari” di M. Aub video doc.

“Tramonto” ( Vincitore Premio "SU IL SIPARIO" 2005 ) da un racconto di A. Ghebreigziabiher

“Il giardino segreto” di F. H. Burnett

“Il sogno di Marco Aurelio” di A. Ciaschi

“Il giornalino di Gian Burrasca” di Vamba

“Cuore di ciccia” di S. Tamaro

“Sogno di una notte di mezza estate” di W. Shakespeare

“La bisbetica domata” di W. Shakespeare

“Le avventure di Gelsomino” da: “Gelsomino nel paese dei bugiardi” di G. Rodari

“Esercizi di stile” di R. Queneau

“Una sfilata in due battute” da Achille Campanile e Ettore Petrolini

“Il Decameroncino” dal Decameron di G.Boccaccio

“Balsor lo zingaro – come nacque il violino” da una leggenda dei Balcani

“Il Califfo Cicogna” da una fiaba araba

“Il destino” da una fiaba indiana

“Aspettando Romeo” da: “Gli amori non sono mai facili” di M. Stefanini

“Il Signor Bonaventura” di S. Tofano

“Il castello e l’arcobaleno” da: “Fiabe Italiane” di I. Calvino

“Storie di Re Mida” di G. Rodari 

“Prove di Provini” videospettacolo di autori vari

 


 

 

MAURIZIO MOSETTI

 

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Ultimo aggiornamento: 18 aprile 2024

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