IL MINOTAURO

 

di Friedrich Dürrenmatt


Lo avevano confinato in un labirinto di specchi dove ogni parete moltiplicava il suo riflesso e non sapeva di essere solo. Ovunque si girasse vedeva un’infinità di creature come lui, che facevano le medesime cose che faceva lui. Si accovacciava e loro si accovacciavano, balzava in piedi e loro balzavano in piedi, salutava e loro salutavano. Pensava di vivere in mezzo a tanti esseri che gli erano gemelli. Così danzava e faceva capriole e tutti quei se stesso lo imitavano ballando e facendo capriole. Finché fra le immagini ne scorse una diversa, che aveva lunghi capelli neri e lo sguardo spaurito…

La domanda che ci facciamo dopo la lettura de Il Minotauro scritto da Friedrich Dürrenmatt nel 1985, è fondamentale, vertiginosa, nuova: qual è veramente il mostro, il Minotauro, lo sfortunato deforme figlio di Minosse e Pasifae, creato deforme (mezzo toro e mezzo uomo) per colpe non sue, oppure il Labirinto, l’incredibile opera di Dedalo di cui nessuno conosceva davvero i percorsi, luogo delle biforcazioni, delle scelte e dell’andare senza la certezza del ritorno?

Il ciclo di incontri LEGGERE LEGGERI ALL'ORA DEL TE' presenta un quadro di proposte di incontri che uniscono il piacere della letteratura e la chiarezza dell’esposizione. La formula è semplice e collaudata e si sintetizza nel titolo: “leggere leggeri”… Così il professore introduce, ricorda gli elementi fondamentali, le curiosità, i contesti; l’attore interpreta, entra nel testo, lo ritrova, sempre rispettandolo nella sua integrità. Ne viene fuori un’ora e mezzo di letture e di impressioni, di scoperte e di rivisitazioni, di emozioni, di risate e di riflessioni, eleganti, intense, originali. Nessun pregiudizio di moduli o di contenuti, nessuna tesi da dimostrare, nessuna spocchia da esibire: solo il piacere di incontrarsi, confrontarsi, farsi compagnia, risvegliare ricordi, suscitare domande, trovare parole, e magari risposte.