I SONETTI DI GIUSEPPE GIOACHINO BELLI

1481 (1479). LE DIMANNE A TTESTA PER ARIA

Quanno lòro s'incontreno, Bbeatrisce,
Tu averessi da stà ddietr'un cantone.
"Oh ccaro sor Natale mio padrone!" -
"Umilissimo servo, sor Filisce." -

Disce: "Ne prende?" - "Grazzie tante," disce. -
"Come sta?" - "Bbene, e llei?" - "Grazzie, bbenone." -
Disce: "Come lo tratta sta staggione?" -
Disce: "Accusì: mmi fa mmutà ccamisce." -

Disce: "E la su' salute?" - "Eh, nun c'è mmale." -
"E la sua?" disce. - "Aringrazziam'Iddio." -
"E a ccasa?" - "Tutti. E a ccasa sua?" - "L'uguale." -

"Ne godo tanto." - "Se figuri io." -
"Oh, ddunque se conzervi, sor Natale." -
"Ciarivediamo, sor Filisce mio."

6 febbraio 1835

Testo ipertestualizzato completo di liste e concordanze delle parole

La numerazione dei sonetti è quella seguita da Roberto Vighi
(Giuseppe Gioachino Belli Poesie Romanesche - Libreria dello Stato 1988-1993).
La numerazione tra parentesi fa riferimento all'edizione Vigolo