1514 (1512). LA MORTE DER ZOR MEO
Sì, quello che pportava li capelli
Ggiù pp'er gruggno e la mosca ar barbozzale,
Er pittor de Trestevere, Pinelli,
È ccrepato pe ccausa d'un bucale.
V'abbasti questo, ch'er dottor Mucchielli,
Vista ch'ebbe la mmerda in ner pitale,
Cominciò a storce e a mmasticalla male.
Eppoi disse: "Intimate li Fratelli."
Che aveva da lassà? Ppe ffà bbisboccia
Ner Gabbionaccio de padron Torrone,
È mmorto co ttre ppavoli in zaccoccia.
E ll'anima? Era ggià scummunicato,
Ha cchiuso l'occhi senza confessione...
Cosa ne dite? Se sarà ssarvato?
9 aprile 1835
Testo
ipertestualizzato completo di liste e concordanze delle parole
La numerazione dei sonetti è quella seguita da Roberto Vighi
(Giuseppe Gioachino Belli Poesie Romanesche - Libreria dello Stato
1988-1993).
La numerazione tra parentesi fa riferimento all'edizione Vigolo
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