I SONETTI DI GIUSEPPE GIOACHINO BELLI

1514 (1512). LA MORTE DER ZOR MEO

Sì, quello che pportava li capelli
Ggiù pp'er gruggno e la mosca ar barbozzale,
Er pittor de Trestevere, Pinelli,
È ccrepato pe ccausa d'un bucale.

V'abbasti questo, ch'er dottor Mucchielli,
Vista ch'ebbe la mmerda in ner pitale,
Cominciò a storce e a mmasticalla male.
Eppoi disse: "Intimate li Fratelli."

Che aveva da lassà? Ppe ffà bbisboccia
Ner Gabbionaccio de padron Torrone,
È mmorto co ttre ppavoli in zaccoccia.

E ll'anima? Era ggià scummunicato,
Ha cchiuso l'occhi senza confessione...
Cosa ne dite? Se sarà ssarvato?

9 aprile 1835

Testo ipertestualizzato completo di liste e concordanze delle parole

La numerazione dei sonetti è quella seguita da Roberto Vighi
(Giuseppe Gioachino Belli Poesie Romanesche - Libreria dello Stato 1988-1993).
La numerazione tra parentesi fa riferimento all'edizione Vigolo