782 (777). LA LUNA Tutto dipenne da la luna ar Monno, cuanno è in frusso e rifrusso co le stelle. Sempre, tra er primo cuarto e ttra ’r ziconno l’acqua in celo sce sta tra ppelle e ppelle.
Si ppoi vedete la luna in ner tonno e le nuvole fatte a pecorelle, potete puro dí, Mmastro Rimonno, ch’er tempo vojji piove a ccatinelle.
Tutte ste cose me l’ha ddette Antonio, perché er padrone suo tiè ddu’ strumenti, chiamati, uno er Tremò, ll’antro er Baronio.
Disce che cquelli dicheno li venti er callo, er freddo, la neve, er demonio, e ttutte l’antre sorte d’accidenti.
Roma, 18 gennaio 1833
Testo ipertestualizzato completo di liste e concordanze delle parole La numerazione dei sonetti è quella seguita da Roberto Vighi (Giuseppe Gioachino Belli Poesie Romanesche - Libreria dello Stato 1988-1993). La numerazione tra parentesi fa riferimento all'edizione Vigolo |