I SONETTI DI GIUSEPPE GIOACHINO BELLI

1787 (1753). ER L'ALLUVIONE DER PAESETTO

Cresscenno a ccorpo d'occhio er gran fraggello
Che ttutta la campaggna era un torrente,
Li villani a cquer risico vidente
S'aggnédeno a ssarvà ss'un pontiscello.

Ma stati un quarto d'ora in mezz'a cquello,
Ecchete a li du' capi la corrente
Che tte li serra llì, ppovera ggente,
Come stàssino in cima a un naviscello.

Stretti come ssaràche in ner barile,
Strillaveno; e ttratanto er zor Proposto
L'assorveva da sopra ar campanile.

Dar campanile, sì: ccosa ridete?
Nun ze sa? In oggn'incontro er mejjo posto
Sempr'è stato e ssarà cquello der prete.

6 febbraio 1836

Testo ipertestualizzato completo di liste e concordanze delle parole

La numerazione dei sonetti è quella seguita da Roberto Vighi
(Giuseppe Gioachino Belli Poesie Romanesche - Libreria dello Stato 1988-1993).
La numerazione tra parentesi fa riferimento all'edizione Vigolo