I SONETTI DI GIUSEPPE GIOACHINO BELLI

541 (538). ER CUSTITUTO

Chi ssiete? - Un omo. - Come vi chiamate? -
Biascio Chiafò. - Di qual paese siete? -
Romano com'e llei. - Quanti anni avete? -
Sò entrato in ventidua. - Dove abitate? -

Dietr'a Ccampo-Carleo. - Che arte fate? -
Ggnisuna, che ssapp'io. - Come vivete? -
De cuer che Ddio me mamma. - Lo sapete
Perché siete voi qui? - Pe ttre pposate. -

Rubate? - Ggià. - Vi accusa? - Er Presidente. -
Ma le rubaste voi? - Nun zò stat'io. -
Dunque chi le rubò? - Nu ne so ggnente. -

E voi da chi le aveste? - Da un giudio. -
Tutto vi mostra reo. - Ma ssò innoscente. -
E se andaste in galera? - È er gusto mio.

Roma, 3 dicembre 1832                  Der medemo

Testo ipertestualizzato completo di liste e concordanze delle parole

La numerazione dei sonetti è quella seguita da Roberto Vighi
(Giuseppe Gioachino Belli Poesie Romanesche - Libreria dello Stato 1988-1993).
La numerazione tra parentesi fa riferimento all'edizione Vigolo